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Osservazioni e benfici sul rapporto tra Pilates e gravidanza
Pilates in gravidanza
Pilates in gravidanza primo trimestre
Pilates in gravidanza secondo trimestre
Pilates in gravidanza terzo trimestre
Pilates e gravidanza si possono associare?
Pilates e attività prenatale

Durante i nove mesi di attesa la donna sperimenta i cambiamenti del proprio corpo e delle proprie emozioni giorno dopo giorno. Diventa allora importante sapersi ascoltare e imparare a prendersi il proprio tempo per abituarsi a questa trasformazione.
Ci sono alcuni esercizi controindicati, ma ce ne sono molti altri che si possono fare senza timore, a patto di adattarli ai diversi stadi della gravidanza.
Primo Trimestre
Se la gravidanza è iniziata bene (e il medico che vi segue non riscontra problemi) non c’è motivo di sospendere il Pilates. È il caso però di fare un passo indietro e tornare ai fondamentali della disciplina.
È l’occasione per un ripasso del livello base, focalizzandosi soprattutto sulla respirazione e la stabilizzazione; serve inoltre un uso moderato delle resistenze, ricorrendo a molle più leggere per il lavoro con gambe e braccia.
A partire da ora, soprattutto in presenza di stanchezza o di nausee, sono da evitare le posizioni invertite, cioè con la testa più in basso rispetto al cuore e alle gambe.
I livelli di energia e di resistenza fisica risalgono, ma il peso corporeo aumenta e il baricentro inizia a spostarsi. Questo è il momento di: – evitare di sdraiarsi a pancia in giù per ovvi motivi; – limitare il lavoro da supini, perché in questa posizione l’utero comprime la vena cava e l’aorta, riducendo l’apporto di ossigeno al feto; preferire invece gli esercizi sul fianco, seduti o in piedi, oppure sistemare un rialzo dietro la schiena; – non esagerare con le flessioni in avanti da supini, perché possono causare diastasi, ossia la separazione delle due parti del muscolo retto addominale, che si allontanano dalla linea mediana o linea alba; – allenare invece gli addominali profondi, i trasversi, per proteggersi dal mal di schiena; – rafforzare e stabilizzare le articolazioni; – imparare a rilassare il pavimento pelvico con l’aiuto della respirazione.


Tornano stanchezza e fiato corto. Non solo cresce la pancia, ma aumenta anche la dimensione del seno, cosicché le spalle tendono a incurvarsi e il dolore alla schiena a farsi sentire di più. È quindi ora di dedicarsi a esercizi per aprire petto e spalle e a lavorare con le gambe in extrarotazione piuttosto che in parallelo. Favorendo la circolazione e allenando i muscoli che le sostengono, il Pilates protegge le articolazioni. L’ultimo stadio della gravidanza mette però particolare pressione alla sinfisi pubica, un’articolazione della cintura pelvica. I suoi legamenti diventano più flessibili per agevolare il passaggio del bambino al momento della nascita. Questo allentamento può provocare dolore, che può anche irradiarsi alle gambe e alla schiena. Benché i movimenti del Pilates possano portare sollievo, purtroppo si tratta di un disturbo che non scompare prima del parto.
Pilates terapeutico
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Pilates e sport
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Pilates e gravidanza si possono associare?
Sai quali cambiamenti avvengono nel tuo corpo durante la gravidanza?
Le articolazioni diventano più flessibili e soggette a dolori, il baricentro del corpo si sposta in avanti per il peso del pancione: la conseguenza è che alcuni muscoli sovraccaricati si accorceranno (psoas ed estensore dei lombari), mentre altri si indeboliranno, come il gluteo maggiore ed il retto addominale.
L’aumento di volume e peso del seno favoriranno il restringimento dei pettorali minori portando a dolori di spalla e collo con un aumento della cifosi dorsale.
Il metodo pilates sviluppa l’equilibrio e corregge la postura, rinforza la muscolatura e la allunga riducendo i dolori, tonifica la parete addominale per un recupero più veloce dopo il parto.

una gravidanza in forma e serena?
Applicato correttamente il metodo pilates è una forma di allenamento ideale per raggiungere una buona tonicità muscolare e prevenire problemi muscolo-scheletrici.
Dopo aver consultato il proprio ginecologo per accertarsi che non vi siano impedimenti specifici, la pratica del pilates con i suoi movimenti lenti e controllati prepara il corpo ad un parto efficiente ed un post-parto in salute.
Attenzione a non esagerare
Le future mamme, se sane e attive, possono praticare Pilates senza alcuna limitazione?Non è proprio così!
Il Pilates che si pratica durante la gestazione è inevitabilmente differente.Molte posizioni non sono più agevoli né confortevoli man mano che la gravidanza procede. La quantità di ormoni in circolazione influisce su legamenti e tendini limitando le capacità di movimento. L’abbondanza di fluidi nel corpo costringe il cuore a lavorare di più con un conseguente maggiore affaticamento fisico.
Per concludere, se svolta con i dovuti accorgimenti, il Pilates prenatale è un’attività estremamente preziosa e salutare.
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