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pilates reformer esercizi e benefici
Il Pilates Reformer è la macchina più diffusa tra quelle dell’apparato inventato da Joseph Pilates. Originariamente Pilates lo creò fissando delle molle di sartiame ai letti d’ospedale per aiutare la riabilitazione dei soldati feriti internati sull’isola di Man durante la Grande Guerra.
Sala macchine con Pilates Reformer e Cadillac presso il Centro Eidos a Reggio Emilia
Il suo elemento principale consiste in un lettino chiamato “carrello” perché è posto all’interno di un telaio portante, in legno o metallo, lungo cui scorre appunto come un carrello.
Sdraiati sul reformer, la testa sostenuta da un poggiatesta e i piedi da una barra poggiapiedi, si sta piuttosto comodi, ma l’illusione di poter fare poca fatica svanisce appena ci si comincia a muovere.
Struttura del Pilates reformer
La struttura del Pilates Reformer è corredata di una serie di molle di tensione variabile e di cinghie e carrucole che regolano la resistenza del carrello. Ed è questa resistenza a fare del reformer una forma di esercizio davvero efficiente.
Nulla a che vedere però con i pesi o le resistenze del tradizionale allenamento in palestra. Secondo quanto teorizzato e messo in pratica da Joseph Pilates, sul reformer tutti i muscoli lavorano contro le resistenze in concerto senza che un muscolo venga allenato più o meno degli altri.
Come si usa il pilates reformer
Se sei un principiante l’aspetto del Reformer può vagamente ricordarti uno strumento di tortura medievale, ma per superare la diffidenza basta tenere conto che:
- Il carrello si muove e voi con lui, e questo all’inizio potrebbe disorientarvi, ma muoversi senza gravità è una delle piacevoli caratteristiche delle macchine del Pilates. In breve imparerete a controllare lo spostamento del carrello, creando le giuste connessioni nel vostro corpo. La barra, le molle e le cinghie guidano il movimento, aiutandovi a trovare l’equilibrio ideale tra allineamento, stabilità e mobilità in tutte le differenti posizioni del corpo.
- Le molle forniscono sia resistenza che supporto all’allenamento. Il numero e la durezza delle molle varia a seconda degli esercizi. Una molla più dura può rendere un esercizio più impegnativo, ma nello stesso tempo aiutarvi a eseguirlo meglio. Oppure, al contrario, una molla più dura può rendere un esercizio più facile perché vi richiede di usare il peso del vostro corpo in misura minore.
- Ma perché non sudo? Vi chiedete.
Il Pilates Reformer allena tutto il corpo
Quando siete concentrati sull’esercizio il vostro livello di energia sale, i vostri muscoli si scaldano, muscoli che di solito non usate entrano in gioco e se lavorate in modo corretto, arrivate ad attivare ogni parte del corpo.
Anche se non scorre il sudore, i risultati si sentono e si vedono.
Non credete a chi dice che il metodo Pilates è solo per danzatori o fisioterapisti. Il Reformer è per tutti e tutti possono trarne giovamento.
I suoi benefici vanno da un centro più stabile a muscoli più tonici e allungati, da una postura migliore al sollievo dal male alla schiena e alle articolazioni.
Si è dimostrato inoltre un toccasana nella fase di riabilitazione dopo un infortunio, perché consente di muoversi in posizione sdraiata, quindi in assenza di peso.
Il carrello, che fornisce sia un feedback che una certa dose di instabilità in quanto varia il centro di gravità, ha il vantaggio di affinare l’equilibrio e la consapevolezza spaziale.
I consigli dei nostri istruttori per ultilizzare al meglio il pilates reformer
– Non infagottarti
È importante che l’insegnante possa vedere che forma ha il tuo corpo e osservare come si muovono i tuoi muscoli e le tue articolazioni.
Se a lezione indossi maglie troppo larghe o tute informi, l’insegnante avrà più difficoltà a controllare e correggere il tuo allineamento.
– Non fare di testa tua
Sii consapevole che hai a che fare con un attrezzo composto da molle e parti mobili.
Segui quindi con attenzione le indicazioni dell’insegnante, che nel guidarti durante l’esecuzione degli esercizi non solo garantisce la tua sicurezza, ma ti suggerisce quali muscoli attivare per centrare l’obiettivo.
– Esprimiti
L’insegnante ti farà spesso delle domande sul modo in cui il tuo corpo reagisce nel corso della lezione.
Tieni aperta la comunicazione, fagli sapere come ti senti, se la tensione delle molle è eccessiva o troppo leggera e soprattutto se avverti dolore nell’eseguire certi movimenti.
– non avere fretta
La presenza mentale è un fattore chiave. L’allenamento sul PILATES REFORMER richiede lentezza, precisione e controllo se si vuole evitare che il carrello sbatta contro la struttura della macchina.
Un errore in cui incorrono quasi tutti i principianti, i quali però presto imparano la regola numero uno: lavorare “contro” la resistenza delle molle.
– punta alla qualità e non alla quantità
Il repertorio sul Reformer vi aiuterà a capire perché sono più efficaci poche ripetizioni fatte bene piuttosto che cento fatte male. Cercare la qualità del movimento non significa facilitare il lavoro o faticare meno.
GYROTONIC terapeutico
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